Specialmente il lunedì, alzarsi dal letto senza caffè è praticamente impossibile.
La reazione classica è quella di poltrire nel letto, finché non si capisce che è veramente troppo tardi, preparare il caffè, berlo al volo e uscire.
In realtà è un approccio sbagliato: oggi vi sveliamo quando prendere il caffè per essere davvero più attivi, perfino nei lunedì più tosti.
Il modo giusto di bere il caffè la mattina, infatti, è prepararlo con calma, berlo e poi concedersi una pausa a letto di circa 20 minuti.
Questa soluzione, che sembra un controsenso (perché mettersi a letto se ho già preso il caffè?), in realtà è giustificata dal modo in cui la caffeina entra in circolo nel nostro corpo.
Per arrivare nel cervello la caffeina impiega 20 minuti. Dato che dormire riduce naturalmente i livelli di adenosina (l’ormone specchio di quello attivato dalla caffeina) in soli 20 minuti, bere un caffè prima di un pisolino di questa durata dà contemporaneamente tempo alla caffeina di raggiungere il cervello e a quest’ultimo di liberarsi dall’adenosina. In altre parole, consente alla caffeina di trovare i suoi recettori liberi.
Diversi studi si pongono a sostegno di questa teoria. I ricercatori dell’Università di Loughborough (Regno Unito) hanno ad esempio scoperto che assumere caffeina prima di dormire per 15 minuti riduce gli errori alla guida. Per di più questo effetto è risultato valido anche quando si hanno difficoltà ad addormentarsi.
Uno studio giapponese ha invece dimostrato che assumere caffeina prima di un sonnellino migliora i risultati ottenibili in test per misurare la memoria e riduce la sensazione di stanchezza. Un altro esperimento ha dimostrato che l’abbinamento caffeina-sonnellino migliora le capacità cognitive quando non si dorme per periodi di tempo prolungati.
Insomma, l’articolo di oggi sembra la scusa perfetta per farsi portare il caffè direttamente a letto, non credete?