Forse ne avrete sentito parlare o forse ne soffrite voi stessi. Si tratta di un disturbo che affligge il 20% della forza lavoro statunitense e la percentuale sembra destinata ad aumentare: stiamo parlando dello “shift work sleep disorder”, il disturbo del sonno che colpisce le persone che cambiano continuamente gli orari di lavoro e di conseguenza del sonno, oppure coloro che esercitano una lunga attività lavorativa nei turni notturni.
Il “disturbo del sonno da lavoro a turni” colpisce maggiormente le persone che lavorano tra le 22:00 di sera e le 6:00 del mattino. In tali soggetti, la continua modifica del ritmo circadiano provoca il sorgere di sintomi quali insonnia, difficoltà di concentrazione, sonnolenza eccessiva, spossatezza e cefalea.
Lo “shift work sleep disorder” è un disturbo che non deve essere sottovalutato e, per coloro che presentano i sintomi sopra elencati, si consiglia di rivolgersi al proprio medico. Questo perché il disturbo ha diverse conseguenze più o meno gravi: ad esempio, l’aumento di infortuni e di incidenti stradali, l’incremento degli errori durante il lavoro, l’aumento di irritabilità e problemi dell’umore, ecc.
Avete mai sentito parlare di questo disturbo del sonno?