L’insonnia è il più famoso disturbo del sonno, e ne soffrono sempre più persone. E’ caratteristica l’impossibilità di addormentarsi o di dormire per un tempo ragionevole durante la notte.
Ovviamente la conseguenza più grave è il deficit di sonno che è estremamente nocivo per la salute. Esistono però vari tipi di insonnia, sia in base alla fase del sonno che viene disturbata (iniziale, intermittente, terminale), sia dal punto di vista diagnostico.
Vediamo le principali tipologie di insonnia:
-
transiente: dura meno di una settimana ed è di solito causata da altri problemi (stress, cambi d’ambiente).
-
acuta: dura meno di un mese.
-
cronica: dura più di un mese e può essere un disordine primario o causato da altre patologie. I suoi effetti dipendono dalle cause che la inducono e possono includere affaticamento muscolare, allucinazione e doppia visione.
Vediamo adesso le principali cause dell’insonnia:
Stress: il disturbo del sonno non sempre è dovuto come spesso si pensa alla quantità di attività svolte durante il giorno, ma frequentemente a influenzare le brutte dormite è lo stress che possono provocare le attività svolte. Un buon esempio può essere il lavoro, si può pensare che lo stress sia causato dalla quantità, dalle troppe ore di lavoro, quando invece la fonte dello stress potrebbe essere che il lavoro svolto è insoddisfacente e di conseguenza provoca nervosismo.
Abitudini quotidiane: i disturbi del sonno possono essere influenzati dalle quotidianità, come l’assunzione di caffeina. Ad esempio bere caffè o bevande energetiche, come la cola o il the, può creare difficoltà a prendere sonno.
Utilizzo del cellulare: l’uso degli smartphones è diventato quasi essenziale al giorno d’oggi, ma gli schermi sulla quale si trascorre la maggior parte del tempo emettono una luce detta ‘onda blu’ che rallenta il rilascio della melatonina, causando fatica nel prendere sonno.
E tu in quale categoria di insonnia ti ritrovi?