È incredibile pensare che i moscerini ci aiuteranno a curare l’insonnia. Se pensiamo che tutti noi passiamo mediamente un terzo della nostra vita (circa venticinque anni) a dormire, ma vi siete mai chiesti perché alcune persone hanno bisogno di meno ore di sonno per sentirsi riposati?
Recenti svariati studi hanno scoperto l’esistenza di un gene, chiamato “Shaker”. Questo gene è capace di regolare la quantità di sonno di cui abbiamo bisogno; due ricercatori italiani provenienti dall’università americana del Wisconsin, hanno individuato una mutazione genetica nei moscerini della frutta che fa si che i moscerini abbiano necessità di dormire per un numero inferiore di ore (circa un terzo) rispetto ai loro simili senza risentirne. Il moscerino è un piccolo insetto che appartiene all’ordine dei Ditteri. Di solito il termine fa riferimento a Ditteri di pochi mm. La maggior parte dei Ditteri solitamente chiamati moscerini è al capo del sottordine dei Nematoceri, ma il termine è usato anche per fare riferimento ai brachiceri di piccole dimensioni e che si differenziano dalle mosche.
Gli scienziati pensano che ci siano delle similitudini tra i moscerini geneticamente mutati e le persone che abitualmente dormono anche solo due o tre ore per notte, senza mostrare nessun tipo di disturbo o di debolezza fisica il giorno dopo. E’ stato affermato che ci sia una possibilità di curare l’insonnia.
“Questo gene non è presente solo negli insetti”, afferma Chiara Cirelli, la ricercatrice che ha guidato la ricerca, “ne esistono di analoghi anche nei mammiferi e negli esseri umani”.
L’importante scoperta di questo gene potrebbe curare alcuni disturbi come l’insonnia e magari (ipotesi per ora ancora fantascientifica) un giorno qualcuno inventerà la “pillola” del non-sonno, che potrebbe rivelarsi utile non solo per gli studenti disperati il giorno prima dell’esame… chissà che non arriveremo a sfruttare sempre più ore in una giornata invece di passare momenti preziosi ronfando nel nostro letto!
Avresti mai pensato che dei piccoli moscerini potessero curarti l’insonnia?