Se qualcuno vi venisse a dire che con il coniuge non fa altro che dormire, probabilmente sareste molto dispiaciuti.
Sembra invece che dormire sonni sereni influenzi molto i sentimenti basati sulle relazioni sociali, in particolare sulla gratitudine.
Lo studio in questione arriva dall’Università di Berkeley, in California, e dimostra come il comportamento nei confronti del proprio partner possa essere influenzato dalla quantità di ore dormite.
La psicologa Amie Gordon ha esaminato oltre 60 coppie, di età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Prendendo in esame il Pittsburgh Sleep Quality Index, che misura la qualità e quantità di ore dormite nel corso della notte, insieme ad altre variabili, ha poi sottoposto i volontari ad alcuni questionari.
In una prima fase, ha chiesto loro di elencare cinque fattori per i quali si sentivano riconoscenti e i soggetti che avevano dormito male o poco faticavano a provare questo sentimento.
Nella seconda fase, invece, ha chiesto di annotare la quantità di sonno e i sentimenti che si provavano nei confronti del partner: è emerso che chi aveva accusato carenza di sonno, si sentiva poco riconoscente e poco “vicino” al proprio partner.
La conclusione, dunque, è stata che la mancanza o i disturbi del sonno hanno una forte influenza sulle sensazioni alla base dei legami sociali, e in particolare di coppia.
Un dato importante, soprattutto alla luce di una tendenza ormai in atto da qualche anno, ovvero quella a dormire meno. Oggi si dorme meno rispetto a 30 anni fa. Secondo dati recenti, gli adolescenti sono passati da una media di 9.45 ore ad una di 7.45. Solo negli ultimi dieci anni, poi, gli adulti hanno diminuito la quantità media di riposo da 7 ore e mezza a 6 ore e mezza.
Quindi per stare meglio non vi resta che dormire un po’ insieme al vostro partner.