Di che si tratta quando sentiamo parlare di obesità infantile? Ormai al giorno d’oggi tutti siamo a conoscenza del fatto che i bambini italiani sono stati dichiarati da molte ricerche sempre più in sovrappeso, è quindi evidente l’aumento del problema dell’obesità infantile.
Oltre a provare svariate diete e fargli fare più attività sportiva, una soluzione tra le più efficaci che però spesso non viene presa in considerazione perchè potrebbe non venire subito in mente è quella di farli dormire di più.
Infatti facendo trascorrere ai bambini la maggior parte del loro tempo a dormire e aumentando quindi le ore di sonno, si riduce l’introito calorico giornaliero del piccolo e lo si aiuta a dimagrire.
Lo dimostra anche uno studio di Chantelle Hart del Center for Obesity Research and Education (CORE) presso la Temple University pubblicato sulla rivista Pediatrics.
A un bambino servono dalle 8 alle 12 ore di sonno a seconda della sua età, in quanto il sonno è veramente molto importante per l’attività neuroendocrina (ovvero una sintesi di ormoni importanti che hanno la funzione di regolare l’appetito per esempio). Se il bambino va a letto tardi di conseguenza i suoi bioritmi saltano, e così salta l’equilibrio neuroendocrino. Ciò ha riflessi a livello ipotalamico (dove è centrata la regolazione dell’appetito). I bambini quindi dovrebbero teoricamente andare a dormire alle nove per tutta l’età evolutiva.
E’ stato anche condotto uno studio su bimbi con un età compresa tra gli 8 e gli 11 anni, ed il 27% di loro era soffriva di obesità infantile, era in sovrappeso o addirittura obeso. Nella prima settimana i piccoli hanno dormito normalmente secondo le proprie abitudini, nella seconda settimana invece hanno dormito per più tempo, nella terza settimana meno. Ebbene è emerso che nella settimana in cui i bambini hanno dormito di più, sono arrivati a pesare circa mezzo chilo in meno e assumevano mediamente 134 calorie in meno al giorno.
Prendereste in considerazione questa semplice soluzione?