La notte di Natale è la notte dell’anno più magica e attesa per tutti i bambini e non solo. Chi non si è posto il problema di far dormire sereno il proprio bambino la notte di Natale? Il tuo bambino sarà sicuramente agitato per riuscire a dormire e un consiglio che vi diamo è quello di rassicurarlo che solo quando avrà preso sonno, arriverà Babbo Natale.
Sarà perché il giorno dopo è festa grande e ci sono i regali, sarà perché il rito sacro ci ricorda, come si dice, che siamo “tutti più buoni” (in quel giorno, o forse più di quanto crediamo…), sarà perché è una delle notti più brevi dell’anno… Ma ecco: vogliamo parlare proprio di questo, del motivo per cui il Natale è una festa. Il Natale prende il nome dall’espressione latina “natale Christi”, nascita di Cristo, ma in realtà deriva da una festa pagana molto più antica. La scelta del 25 dicembre venne universalmente accolta per un semplice fatto: in tale giorno, in molti paesi, i pagani celebravano la nascita del Sole ovvero il fatto che le giornate cominciavano di nuovo ad allungarsi. In effetti, se ci fate caso, benché il solstizio d’inverno cada il 22 ed è in quella data che c’è la notte più corta dell’anno l’allungamento del periodo di luce della giornata comincia a essere percepibile solo dopo qualche giorno. Insomma dal 25 in poi è chiaro che la profonda tenebra autunnale è finita e il mondo sta tornando verso la luce. Nasce l’Anno Nuovo, che ci porterà alla nuova primavera. Per questo la notte di Natale, al di là del cristianesimo, è così sentita da tutti: ci dice che la vita riparte, che un altro anno arriva, che il ciclo delle stagioni continua.
Ed è per questo che il sonno della notte di Natale ha un valore particolare, diverso. E’come aspettare una rinascita. La nostra e del mondo.